03 Gen 2022 I migliori libri di scienza del 2021 scelti dai divulgatori scientifici
Quali sono stati i migliori libri di divulgazione scientifica, saggi o romanzi di scienza letti nel 2021? Qualunque classifica non può che essere soggettiva e così ho deciso di rendere questo articolo collettivo. Con questo post su Linkedin ho chiesto ad amici e colleghi comunicatori, divulgatori e giornalisti scientifici di segnalare le loro più belle letture di scienza del 2021. Ecco i loro consigli.
Aggiornamento di dicembre 2022: con lo stesso lavoro collettivo, anche quest’anno abbiamo selezionato i migliori libri di scienza letti nel 2022.
I migliori libri di divulgazione scientifica e saggi di scienza letti nel 2021
Le prime segnalazioni arrivano da Serena Gradari con “Nel segno dell’anguilla” di Patrick Svensson (Guanda): “Che scoperta l’anguilla! Ho passato settimane a raccontare ad amici e parenti le incredibili trasformazioni e avventure di questo animale. Il libro è un bel mix tra romanzo di formazione e di storia della scienza, con la giusta dose di biologia ed ecologia. Non voglio raccontare troppo ma persino Freud avrebbe forse avuto una carriera diversa se solo l’anguilla non fosse un animale così misterioso…”
Serena ci segnala anche un secondo libro, “I pesci non esistono” di Lulu Miller (ADD Editore): “È la biografia di Starr Jordan, uno dei più grandi tassonomisti del mondo, ma è anche la storia di un’ossessione, della ricerca del senso della vita ed è pure un giallo. Il mio unico consiglio, se non si conoscono già le vicende personali del protagonista, è di non documentarsi prima e di scoprirlo durante la lettura”.
Anche Federica Guadagnini ci consiglia “due libri molto diversi tra loro per argomento e pubblico di riferimento ma accomunati dallo stesso importante obiettivo: offrire a ciascuno di noi gli strumenti per fare domande e comprenderne le risposte.” Il primo è “Scrivere di scienza“ di Daniele Gouthier (Codice Edizioni): “Si è rivelato un utilissimo strumento di self-improvement per scrivere di scienza (e non solo) con efficacia professionale. Come dice lo stesso autore, la comunicazione scientifica non è fatta solo di ispirazione, ma è una disciplina che va appresa e padroneggiata con tecnica, dedizione e pazienza”.
Il secondo libro che Federica ci segnala è “Il viaggio segreto dei Virus“ di Ilaria Capua (De Agostini): “Acquistato come regalo per l’undicenne di casa. Bellissimo esempio di divulgazione scientifica per ragazzi, il libro ricostruisce in modo semplice, ma assai rigoroso, le vicende di undici virus che hanno avuto grande impatto nella storia dell’uomo, dalla Peste Bovina a Sars-Cov-2”.
J. Serena Pisano ci propone un libro che a suo dire le ha migliorato la vita: “La scienza dello storytelling“ di Will Storr (Codice Edizioni): “Emozionante, profondo, ricco, è una sorta di manuale di scrittura creativa e libro divulgativo molto narrativo e poetico. Si serve di studi scientifici, spiegati in modo semplice, e bellissimi esempi di letteratura e cinema per parlare dell’importanza delle storie nelle nostre società, di come scrivere una storia efficace, di psicologia e neurobiologia, dei difetti e dei limiti degli esseri umani”.
Anna Parisi cambia formato e ci porta nel mondo delle graphic novel. La prima è “Le mirabolanti avventure di Lovelace e Babbage” di Sydney Padua (Mondadori): “Una grande ricerca sulle fonti, una bella matita e un’acuta ironia”.
“La seconda è più seria, ma racconta una pagina interessante della nostra storia”. Si tratta di “La macchina zero. Mario Tchou e il primo computer Olivetti” di Ciaj Rocchi e Matteo Demonte (Solferino).
Marco Drago ci riporta alla mente una delle più importanti e recenti scoperte della fisica con “Il lungo viaggio delle onde gravitazionali“ di Paola Catapano (Textus Edizioni): “Racconta della storia di come si è arrivati alla rivelazione delle onde gravitazionali con interviste ad alcuni degli scienziati coinvolti. Un libro per tutti, con anche accenni al significato delle onde gravitazionali e della relatività generale”.
Nicole Ticchi rilancia con “Per soli uomini” di Guido Romeo ed Emanuela Griglié (Codice Edizioni): “L’ho trovato davvero molto utile. Uso questo aggettivo perché nel libro si raccontano i diversi ambiti e le tante modalità con cui il gender gap si manifesta nella nostra società, ma si parla anche (e finalmente, direi) delle possibili soluzioni, di quello che si muove nella scienza e nella tecnologia, nel design e nelle scienze sociali, per attenuare sempre di più il divario. È un libro denso di dati e fatti, ma allo stesso tempo accessibile e intrigante, un bell’esempio di attualità raccontata con semplicità e oggettività. Lo consiglio!”.
Anche Marco Milano partecipa e ci consiglia “L’uomo tra le nuvole” di Marco Ciardi (Aras Edizioni): “Un romanzo sulla scomparsa di Ettore Majorana… e non solo. Un gruppetto di giovani giornalisti scientifici si avventura nella risoluzione del mistero della fine di Majorana a partire da un vecchio numero di Topolino ritrovato giù in cantina. Fisica e fumetti, anni ’30 e mondiali di calcio, Enrico Fermi e Vittorio Pozzo, Harry Potter, musica rock, nel romanzo di Ciardi – che è uno storico della scienza e della tecnica, oltre che scrittore – si parla anche di incontro generazionale e si riflette sottotraccia sulla comunicazione della scienza e sul rigore della ricerca storiografica, oltre che scientifica. Una bella formula accattivante, tipo un teen movie *tratto da una storia a fumetti vera* si può dire, che credo risulti accessibile e utile a tutti per documentarsi su Majorana e per capire meglio le ragioni che legano e allontanano le cosiddette ‘due culture’”.
Infine, la mia segnalazione: “Il giornalismo scientifico” di Nico Petrelli (Carocci Editore) si rivolge a giovani aspiranti giornalisti scientifici oppure a chi, come me, non fa il giornalista di mestiere ma si occupa di comunicazione scientifica e talvolta (ultimamente molto spesso per quanto mi riguarda) gli/le capita di scrivere di scienza su qualche giornale, rivista o sul web. Il libro di Pitrelli inizia offrendo una panoramica sulla storia del giornalismo scientifico e sul rapporto con gli scienziati e gli altri professionisti della comunicazione (divulgatori, comunicatori, addetti stampa, etc.). Dal secondo capitolo diventa poi un vero e proprio manualetto per chi pratica giornalismo scientifico. Dove trovare e come proporre notizie di scienza? Come scrivere di scienza e adattare il contenuto al canale e al pubblico prescelto? Come trattare dati, numeri e statistiche di fronte al grande pubblico, ed evitare gli errori più comuni? E infine, quale futuro, quali figure e pratiche emergenti per il giornalismo scientifico online? Un piccolo libro, di circa 100 pagine, di cui si sentiva il bisogno.
Scegliamo insieme i migliori libri di scienza del 2022?
Se questo esperimento di letture e recensioni collettive vi è piaciuto, portiamolo avanti anche in questo 2022! Se siete comunicatori scientifici, divulgatori, giornalisti, ricercatori o solo appassionati di scienza e di divulgazione scientifica, scrivetemi per segnalare e recensire uno o più libri di scienza letti nel corso del 2022. La vostra recensione (breve, bastano poche righe) sarà inserita nell’articolo di prossima pubblicazione con I migliori libri di scienza del 2022.
Autore
Fisico di formazione, comunicatore scientifico di professione. Mi occupo di scienza, tecnologia, innovazione, e aiuto a comunicarle bene.
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