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Comunicare l’innovazione: come conquistare i giovani attraverso l’intrattenimento

Comunicare l’innovazione oggi significa parlare ai giovani. Per farlo, bisogna conoscere i loro canali, codici e linguaggi. E per attrarre la loro attenzione, la chiave è l’intrattenimento. 

Viviamo in un mondo in costante cambiamento, così rapido e imprevedibile da lasciarci spesso indietro a domandare come siamo arrivati fino a qui. Per chi ha l’obbiettivo di comunicare ai giovani questo è un problema non da poco, perché la lingua dei giovani di oggi, esattamente come per ogni generazione, è drasticamente diversa da quella parlata dai ragazzi della generazione precedente.

C’è poi un altro problema: parlare a questa generazione richiede canali diversi, forse più complicati. Se prima la comunicazione avveniva quasi esclusivamente tramite la TV o la radio, l’arrivo di internet e in particolare dei Social Network di ultima generazione ha sconvolto gli equilibri della “vecchia comunicazione” e ha lasciato spazio ad un mare di contenuti lanciati in faccia agli utenti, spesso incapaci di distinguere l’informazione dalla disinformazione.

E arriviamo così al tema di oggi: come può un comunicatore rivolgersi in modo efficace ad una generazione che non è la sua, ritagliandosi uno spazio all’interno dell’enorme mondo del web? Quali sono gli strumenti più adeguati?

Se dovessi rispondere con una parola, sarebbe intrattenimento. Ma andiamo con ordine.

 

Un nuovo modo di comunicare

Comunicare l’innovazione, la scienza o la ricerca richiede grande responsabilità, in particolare se il pubblico sono gli adulti del futuro. Storicamente, aziende e ricercatori hanno adottato uno stile comunicativo freddo e calcolato, nel tentativo di veicolare il messaggio nel modo più professionale possibile. Ma è proprio da questo paradigma della professionalità associata alla formalità e all’austerità dal quale dobbiamo divincolarci se vogliamo parlare ai giovani in modo efficace.

Meglio evitare, dunque, lunghi e arzigogolati saggi che descrivono, passo per passo, vita, morte e miracoli del prodotto, dell’idea o del nuovo ambito di ricerca di cui si intende parlare e puntare su articoli più brevi e diretti, capaci di catturare l’attenzione del lettore attraverso un titolo interessante, magari anche un po’ click bait.

Ma occhio a non esagerare. I giovani sono abituati a farsi strada tra contenuti di scarsa qualità, spesso nascosti dietro a titoli forvianti, e nella maggior parte dei casi hanno imparato a distinguere ciò che è affidabile e ciò che non lo è. La linea è sottile e, sebbene l’obbiettivo sia comunicare ad un pubblico che sia il più vasto possibile, è necessario scegliere accuratamente la cosiddetta target audience, ovvero il pubblico a cui ci rivolgiamo, e allineare stile e tipo di contenuto a quest’ultimo.

Ma siamo davvero sicuri che basti allineare il nostro linguaggio a quello dei ragazzi per entrare in perfetta sintonia con loro?

 

I nuovi strumenti di comunicazione

I ragazzi di oggi sfruttano una serie di strumenti difficili da comprendere per chi sta al di fuori della loro realtà. Gli esempi più lampanti sono le nuove piattaforme che stanno rapidamente sostituendo pionieri come Facebook e Youtube, ovvero Tik Tok e Twitch. In queste piattaforme procede spedita la rivoluzione digitale, con l’informazione che si sposta da una comunicazione di tipo scritto, come accadeva fino a qualche anno fa con Facebook, a video di quindici secondi su Tik Tok dove si interagisce direttamente, si parla e si comunica verbalmente.

Ed è proprio questa rinnovata iterazione che spiega anche il recente successo di una piattaforma come Twitch rispetto a Youtube o alla TV tradizionale: una trasmissione dove si discute di politica trasmessa in diretta sulla piattaforma viola, infatti, garantisce un alto livello di coinvolgimento del pubblico grazie alla chat in tempo reale, che permette di comunicare direttamente con lo streamer, ovvero il presentatore della trasmissione, e con gli eventuali ospiti. Ciò non accade né su Youtube né tantomeno all’interno delle trasmissioni televisive tradizionali.

Questi due esempi ci permettono di capire che per comunicare efficacemente con questa generazione, è necessario immergersi in un contesto nuovo, che ha come fondamenta una comunicazione più dinamica, personale e che non ha paura di mettersi in mostra. Umanizzare il nostro messaggio anche sfruttando canali informali e meno tradizionalisti è la chiave per creare un rapporto di fiducia con chi riceve il nostro messaggio.

 

L’intrattenimento come approccio comunicativo

Fare intrattenimento significa catturare l’interesse di un pubblico, suscitando emozioni piacevoli e positive, come gioia e divertimento. Quando il pubblico sono i giovani, abituati ad una comunicazione rapida e umana, non possiamo fare altro che adeguarci allo stile che questo tipo di pubblico preferisce; per farlo dobbiamo usare l’intrattenimento, diventando noi stessi intrattenitori.

Prima di tutto, è necessario focalizzarsi sulle persone: dietro a qualsiasi nuova idea c’è un team, un gruppo di persone che ha tanto da raccontare oltre al prodotto o all’idea stessa. Sfruttare questo gruppo per creare contenuti capaci di arrivare ai ragazzi attraverso le piattaforme più popolari è il primo passo per una comunicazione efficace: racchiudere testimonianze, raccontare di sfide e difficoltà incontrate durante lo sviluppo di quella particolare innovazione e mostrare i punti focali della ricerca con un tono leggero sono solo alcune delle strategie adottabili per migliorare la comunicazione tecnico-scientifica.

Una comunicazione nuova che, seppur più leggera e umana, si rivela più complicata rispetto a prima. Perché la scienza è scienza, ed è sempre necessario pesare le parole: la qualità dell’informazione deve rimanere adeguata al tema trattato, qualunque sia il canale o il tono utilizzato per veicolare il messaggio.

Un esempio di una comunicazione di questo tipo arriva proprio dal nostro blog “Comunicare la scienza”: qualche mese fa, in occasione dell’assegnazione del Nobel per la fisica all’italiano Giorgio Parisi, abbiamo realizzato un video-fumetto che spiega in modo leggero ma efficace l’importanza delle ricerche svolte dal fisico romano.

Produrre contenuti di questo tipo permette di arrivare ai giovani infiltrandosi direttamente nel loro mondo, suscitando in loro curiosità e trasformando temi che mai avrebbero ricercato per conto loro in argomenti interessanti e spunti di riflessione.

Insomma, parlare di innovazione ai giovani costringe noi stessi, prima di tutto, ad innovarci e, forse, a tornare un po’ bambini.

Sei interessato a progetti di comunicazione e divulgazione scientifica innovativi, multicanale, e che sfruttino le più moderne piattaforme digitali e di social network? 

CONTATTAMI e sarò felice di parlarne con te.

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